Su di noi

Teatro dell’Oppresso

Il progetto ha utilizzato la metodologia del Teatro dell’Oppresso (TO), sviluppato negli anni Settanta dal drammaturgo brasiliano Augusto Boal . Il TO è stato uno degli strumenti principali della comunicazione partecipativa e dei movimenti educativi popolari in America Latina. A differenza di molti aspetti sociali del teatro, il teatro degli oppressi (TO) è un teatro politico. È un incontro collaborativo per l'emancipazione. Sulla base dell' ”epistemologia della pedagogia dell’Oppresso”, il TO viene usato per analizzare gli abusi di potere perpetrati sistematicamente nelle nostre microstrutture quotidiane. Il TO usa i giochi teatrali per de-meccanizzare le nostre percezioni, rendendoci consapevoli dei nostri filtri culturali esplicitando e riesaminando i nostri conflitti e le esperienze. Attraverso la rappresentazione sul palcoscenico dei singoli conflitti e la successiva estrapolazione delle esperienze del gruppo, il TO consente di cercare e creare, in modo corale, alternative a conflitti che spesso risultano difficili da risolvere da una posizione individuale.

Teatro-Forum

Il Teatro Forum è lo strumento fondamentale del Teatro dell’Oppresso. Sulla base di proposte di B. Brecht, Paulo Freire e Augusto Boal, il Teatro-Forum cerca di lavorare verso la messa in scena dei conflitti, in modo che il pubblico possa proporre alternative e provarle sul palco. La metodologia mette allo stesso livello il pubblico e gli attori/ attrici per trasformare il pubblico in spettatori, generando dibattito e problematizzazione corale. Attraverso il Teatro- Forum possiamo provare situazioni e conflitti reali, per prepararci a comprendere, riflettere e affrontare questi conflitti nella vita reale, trasformando il pensiero in azione. L'obiettivo è quello di riflettere, discutere e generare la consapevolezza tra i partecipanti al fine di trovare alternative al conflitto. In particolare il lavoro mira a creare un dialogo che consenta alle persone di rappresentare i conflitti all’interno dei ruoli sociali per affrontarli nella vita reale. La struttura del Teatro-Forum si basa sulla presentazione di una breve scena che si ferma al momento del massimo conflitto. Dopo che il facilitatore interrompe la scena, invita gli spettatori ad aprire il dibattito e ad andare sul palco per sostituire i protagonisti e cambiare la situazione. Il facilitatore fornisce dati per alimentare il dibattito, impegna il pubblico e fa domande per generare riflessioni sui nostri comportamenti per cambiare i nostri atteggiamenti. Così i partecipanti del pubblico attraverso le loro prestazioni sul palco con gli altri attori, possono intervenire nel gioco e offrire i loro pensieri, desideri, strategie e soluzioni. La scena viene poi spesso reinterpretata secondo gli interventi proposti dal pubblico. Ogni alternativa proposta viene discussa e analizzata per esplorare la fattibilità della soluzione proposta.